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Ecco come i pipistrelli trasmettono Covid senza ammalarsi

Infettivologia Redazione DottNet | 27/10/2020 11:38

Questi mammiferi riescono ad avere una ridotta risposta infiammatoria all'infezione

Dalla Sars a Ebola fino al SarsCov2, i pipistrelli hanno mostrato di essere un vero e proprio serbatoio naturale di virus, che trasmettono ad altri animali e all'uomo, ma riescono a tollerarli bene senza ammalarsi grazie ad un complesso di più meccanismi molecolari. Lo spiegano sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (Pnas) i ricercatori della Duke-National University di Singapore, guidati da Lin-Fa Wang.  "Da tempo si sa che i pipistrelli ospitano nel loro organismo tantissime famiglie di virus, tra cui i coronavirus che sono stati trasmessi all'uomo, come Ebola o SarsCov2, ma finora non si era capito perchè non si ammalassero", spiega all'ANSA Arianna Calistri, professore associato di Microbiologia all'università di Padova. In questo studio i ricercatori di Singapore hanno verificato che a differenza dell'uomo, questi mammiferi riescono ad avere una ridotta risposta infiammatoria all'infezione.

"In alcuni casi è infatti proprio la risposta infiammatoria dell'organismo al virus a causare i sintomi. E' quanto accade per esempio con le emorragie di Ebola o con SarsCov2 e la tempesta citochinica", prosegue Calistri. Nelle varie specie di pipistrello ciò non avviene per vari fattori, che vanno dalla mancanza di un gene alla presenza di alcuni mutazioni in diverse proteine collegate alla risposta infiammatoria. Tra queste ce n'è una coinvolta nella risposta innata alle infezioni, cioè quel meccanismo di difesa del sistema immunitario che permette ai pipistrelli di rispondere alle infezioni, indipendentemente dal tipo di virus.  "C'è dunque una serie di meccanismi compensatori che potrebbero spiegare perchè i pipistrelli non si ammalano. Rispetto all'uomo hanno un diverso meccanismo per tenere bassa la risposta infiammatoria - conclude Calistri - e caratteristiche della risposta innata differenti. Ciò permette di controllare meglio l'infezione virale". 

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fonte: Pnas, ansa

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